Sovranità Popolare

Noi Insieme



ASSEMBLEE COSTITUENTI


CONDIVIDERE LA RESPONSABILITA'

Roma, Sabato 30 aprile 2016 - 10:00-18:00
Istituto S. Orsola
via Livorno 50 - Roma

Il 30 aprile, a Roma, si terrà la tappa intermedia di avvicinamento all’atto costitutivo della Confederazione voluta dai cittadini e delle organizzazioni che, lungo il percorso costituente, avranno contribuito a costruirla nella forma e nei contenuti definitivi.
L’inizio del percorso costituente si ebbe il 21 novembre del 2015, sempre a Roma, quando Paolo Maddalena propose, e tutti noi accettammo, di proseguire il cammino comune organizzando almeno le nostre Assemblee Costituenti aperte a tutti, senza distinzioni, nelle 11 città metropolitane e ovunque un associato avesse convenuto di volerla organizzare nella sua città.

L’impegno assunto di mantenerle aperte e senza distinzioni coincideva con l’affermazione di un principio di conciliazione ragionevole sulle diverse posizioni tra noi, affinchè la comunione d’intenti prevalesse oltre le differenze, da assumersi come insieme di valori comunque apportati alla visione comune di civismo politico.
Si trattò di porre a sistema il progetto di opporsi alle riforme costituzionali e alla limitazione delle libertà democratiche e dei diritti, poste in atto dalla partitocrazia dinastica negli ultimi decenni, sapientemente perpetrata dall’attuale Governo della Repubblica, lasciando che lo Stato di diritto a ordinamento costituzionale continuasse a essere mantenuto formale, fino all’evidenza del tentativo in atto di indebolire la Costituzione, attraverso riforme continue, assieme alle tante leggi ordinarie che contrastano con essa, sui vantaggi precostruiti con le regole interne alla nuova legge elettorale, l’Italicum, per liberare la strada ai partiti tradizionali e arrivare al totalitarismo neoliberista di un uomo solo al comando, e senza opposizione.
Eppure, è così evidente alla coscienza critica l’insostenibilità della vita, tra società, economia e ambiente, in attesa della prossima bolla speculativa della finanza virtuale, nonostante la crisi endemica, la disoccupazione e un’intera generazione di giovani senza lavoro e prospettive, la chiusura d’imprese, la povertà e le tasse insostenibili, con il debito pubblico in costante aumento, assieme agli obblighi imposti dai Trattati europei, con la perdita di sovranità, fino al pareggio di bilancio reso abbigatorio da una modifica costituzionale, assieme all’inadeguatezza dei vincoli delle poltiche monetarie della BCE.
Un disegno strategico giocato sulla situazione di una società civile allo sbando, senza riferimenti, in cui tutto è senza garanzie, dal minimo vitale per sopravvivere, al lavoro, alla piccola impresa, alla scuola, alle politiche sociali quasi inesistenti, dalla sanità, alla salute non più garantita, alle politiche energetiche, alla riforma bancaria, ai rapporti con l’Europa, alla perdita di sovranità scambiata per determinare un potere assoluto e consociativo tra economia, finanza, geopolitica, per asservire l’Italia al gioco del neoliberismo in atto a livello globale.
Il cinismo e l’accaparramento da spoliazione dei cittadini e della ricchezza nazionale e del suo patrimonio immobiliare, d’imprese, di territorio, sottraggono allo Stato, per responsabilità individuabili, il principale carattere essenziale di qualunque governo di essere baluardo a difesa della qualità e della dignità della vita del suo popolo, perché quello Stato ha perso la cognizione di essere dal popolo formato. E questa è una vittoria della partitocrazia, sempre più lontana dagli inetressi generali, sulla sovranità garantita dalla Costituzione, ma sempre meno esercitata dai cittadini per cui è stata scritta nel ’47 sulla sofferenza delle Madri e dei Padri costituenti.
La perdita della coscienza critica dei partiti e dei loro rappresentanti, fino a ignorare il diritto naturale che faccia premio sull’essere e non sul dover essere del diritto positivo, del tutto nelle loro mani, senza contrappesi, impone ai cittadini e alle famiglie italiane di difendersi, di riprendere nelle loro mani, prima che sia troppo tardi, il diritto e le garanzie costituzionali da attuare per la responsabilità del benessere e della dignità di un intero popolo, esercitando il diritto di esprimere con il voto la sovranità a tutti noi riconosciuta dalla Cotituzione fin dall’articolo 1.
La Confederazione, lungo il percorso costituente, si configura come un “sistema” dotato di una “metodologia” al servizio delle Organizzazioni e dei Cittadini che la costituiscono e che hanno assunto il dovere di difendere la Costituzione per poterla attuare, fissando nel tempo l’unico obiettivo possibile: votare affinchè il Parlamento sia formato da cittadini degni e capaci di rappresentare il popolo italiano e i suoi interessi costituzionalmente garantiti tra diritti da pretendere e doveri da osservare.
Un primo impegno inderogabile compete a tutti noi: votare “NO” referendum propositivo del governo sulla riforma deformata del bicameralismo; votare “SI” per il referendum abrogativo dell’Italicum, già dichiarato illegittimo dal Tribunale di Messina e sottoposto, per questo, al giudizio della Consulta. Noi siamo parte dei 16 milioni di italiani, di cui 13,5 hanno votato “Si” contro le trivelle in Adriatico e questo dimostra che se una battaglia è persa, con questi numeri, la guerra si può vincere.
Il 30 aprile, a Roma, si parlerà di tutto questo con particolare enfasi sui diritti costituzionali garantiti in pericolo, sui referendum, sulla partecipazione e sulle questioni sociali, economiche e del lavoro, finanziarie e bancarie, dell’ambiente e della sostenibilità, del sistema fiscale e delle tasse, assieme all’inadeguatezza della riscossione forzata e delle sanzioni inique, IN PREVISIONE nella prospettiva di un’azione comune per i diritti e la dignità di essere cittadini e famiglie dello Stato italiano, in previsione di un’Europa dei Popoli a tutela della pace e della dignità di ogni essere umano, fondata sulla cultura, la democrazia, la sostenibilità solidale.

Roma - 30 aprile 2016

1. Programma Assemblea Costituente


2. Come arrivare


3. Invito Assemblea Costituente


4. Pagina Facebook (evento)


5. Pagina Facebook (comunità)


Il Comitato Promotore
Per informazioni e adesioni: Luigi Intorcia cel. 3404765676
e-mail: statigenerali2015@libero.it