Sovranità Popolare

Noi Insieme


Chi Siamo

Noi insieme, siamo cittadini italiani che hanno deciso di riprendere nelle loro mani il diritto alla dignità della vita per prendersi cura della terra in cui vivono con le loro famiglie. Concetti che legano assieme cittadino e territorio alla qualità della vita, così semplice da comprendere, per com’è radicato nell’anima e nella coscienza di ciascuno di noi, ma così lontano da attuare perché anni e anni di esercizio di un potere innaturale, esercitato da pochi, ci hanno convinti a pensare che non dipenda da noi.

Noi insieme, donne e uomini italiani, rivoluzionari della pace, del bene contro il male di un potere ottuso che ha fatto il suo tempo, dimostreremo che è possibile cambiare il corso di una storia scritta da altri, dando attuazione ai diritti garantiti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, esercitando il primo dei diritti: la sovranità popolare della nostra Repubblica democratica fondata sul lavoro.

Noi insieme, siamo il popolo italiano che ha il diritto di esercitare, con il voto democratico liberamente espresso, il potere di delegare ad altri cittadini come noi, sul principio della fiducia nella competenza e nelle qualità umane, l’alta missione politica di favorire il benessere del popolo italiano, preservando il patrimonio naturale, culturale, artistico, la bellezza che la storia millenaria del nostro Paese ha reso bene comune disponibile, a noi e all’umanità intera.

Noi insieme, porremo termine ai Parlamenti e ai Governi illegittimi dei nominati dai partiti dinastici che hanno occupato e costretto le libertà democratiche in nome di emergenze pubbliche da loro prodotte, fino all’evidenza di oggi, con leggi incostituzionali che mirano a riformare e a rendere innocua la Costituzione con l’unico obiettivo di limitare l’esercizio della democrazia ai cittadini italiani. Il potere dei partiti, in Italia come in Europa, ha inculcato in tutti noi un sentimento di delusione e d’incapacità, come se dovessimo rassegnarci e accontentarci per stare dentro le “compatibilità” imposte da altri, obbligati a tener conto d’incomprensibili equilibri globali, ad accettare la complessità costruita dal potere della finanza e dell’economia delle multinazionali della globalizzazione, assistendo inermi alla spoliazione continua della ricchezza nazionale, ostaggio delle politiche monetarie da loro esercitate sul debito pubblico degli Stati.

Noi insieme, immaginiamo una società e un mondo così diversi da quelli che conosciamo, lontani dalla dittatura della finanza e del denaro, dalla spoliazione di territori e di materie prime con la violenza e le guerre, dal sacrificio e dal tributo di morte dei popoli migranti, contro l’inettitudine e l’inerzia dei Governi dell’Europa, contro la continua e strisciante deprivazione di risorse che inquinano l’ambiente ricolmo di scorie nocive alla salute, alla rottura degli equilibri cliamatici, che stravolgono la qualità della vita misurata solo sul possesso di denaro. Non c’è una ragione al mondo che giustifichi l’artificio dell’induzione alla sofferenza, quando ha un’unica matrice: il potere finanziario e la sovranità monetaria nelle mani d’imprese e soggetti privati che agiscono nella sapiente sottrazione di sovranità agli Stati nazionali dell’economia di mercato che, nelle loro mani ha assunto la depravazione semantica di neoliberismo. Noi insieme, abbiamo la più bella Costituzione del mondo, partiamo da qui per riprendere nelle nostre mani il destino dell’umanità perduta per un nuovo Rinascimento possibile.

Noi insieme, per tentare l’impossibile: promuovere un nuovo modello di sviluppo responsabile, solidale e sostenibile, sulla resilienza dei cittadini consapevoli della dignità dovuta a ogni essere umano di vivere in salute, nell’equilibrio tra diritti e doveri per il bene comune. Il nostro “Programma” di civismo politico, continuerà a essere costruito nel viaggio intrapreso il 19 febbraio del 2016, all’Aquila, inizio del percorso dell’Assemblea Costituente che vedrà la sua conclusione a Roma, a maggio, per una nuova primavera, quando artefice del nuovo mondo sarà il popolo sovrano nell’esercizio dell’attuazione della Costituzione.