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Sposarsi costa sempre di più: quali bonus possono aiutarti e i costi reali che nessuno ti dice

matrimonio risparmioCome risparmiare sul matrimonio - Sovranitapopolare.it

Tra rincari e assenza di bonus nazionali, le coppie italiane devono orientarsi tra congedi INPS, detrazioni per la casa e iniziative locali per risparmiare sulle nozze.

Sposarsi in Italia continua a rappresentare un evento di grande significato personale, ma anche una sfida economica sempre più impegnativa. Con l’avvicinarsi del 2026, molte coppie si chiedono se esistano agevolazioni o bonus specifici per alleggerire le spese di nozze, considerando il crescente aumento dei costi legati a questo evento. È dunque fondamentale fare chiarezza sulle misure attualmente disponibili e sulle prospettive legislative in materia.

I costi reali di un matrimonio nel 2026

Il costo medio di un matrimonio in Italia si attesta oggi intorno ai 23.000 euro, ma questa cifra può variare notevolmente in base a diversi fattori. La scelta della location, il numero degli invitati e la qualità dei servizi incidono in maniera determinante sul budget complessivo. Le cerimonie tradizionali con oltre cento ospiti spesso superano i 30.000 euro, mentre eventi più esclusivi possono superare senza difficoltà i 40.000 euro.

Il peso maggiore sul bilancio continua a essere rappresentato dal ricevimento, seguito da spese per abiti, servizi fotografici, addobbi floreali e fedi nuziali. Questi costi, in costante crescita negli ultimi anni, spingono molte coppie a guardare con interesse alle agevolazioni fiscali e ai bonus eventualmente disponibili.

Nonostante le numerose discussioni nel corso degli ultimi anni, ad oggi non esiste un bonus matrimonio nazionale universale valido per il 2026. Nessun contributo diretto o fondo perduto automatico per le spese nuziali è stato previsto dalla normativa vigente. Le varie proposte di legge presentate in Parlamento, che prevedevano detrazioni fiscali sulle spese matrimoniali con tetti e percentuali specifiche, non sono ancora state approvate.

bonus matrimonio 2025

Bonus matrimonio – Sovranitapopolare.it

Tuttavia, esistono alcune agevolazioni indirette e strumenti utili alle coppie che pianificano il loro matrimonio.

Una delle misure più importanti di supporto è rappresentata dal congedo matrimoniale INPS, che continua a essere riconosciuto anche per il 2026. Si tratta di un periodo di ferie retribuito che spetta a determinate categorie di lavoratori, inclusi operai, apprendisti, lavoratori a domicilio, marittimi di bassa forza e dipendenti di aziende industriali, artigiane e cooperative.

Il congedo garantisce da sette a otto giorni di retribuzione, a seconda della categoria lavorativa, con una trattenuta del 5,54% a carico del lavoratore sulla retribuzione giornaliera. Possono usufruire di questo congedo anche i disoccupati che dimostrano di aver lavorato almeno 15 giorni nei 90 giorni precedenti al matrimonio in una delle categorie sopra indicate.

Per poter accedere al congedo matrimoniale è necessario rispettare alcune condizioni:

  • Sposarsi con rito civile, concordatario o unione civile;
  • Avere un contratto di lavoro da almeno una settimana prima delle nozze;
  • Presentare la domanda all’INPS entro un anno dalla data del matrimonio;
  • Utilizzare il congedo entro 30 giorni dalla data delle nozze.

Oltre al congedo matrimoniale, molte coppie sfruttano le detrazioni fiscali relative alla ristrutturazione e all’arredo della prima casa, previste dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi. Queste agevolazioni non sono specifiche per il matrimonio, ma rappresentano un importante aiuto economico per chi investe nella propria abitazione principale subito dopo le nozze.

Sebbene non esista un bonus matrimonio statale, alcune Regioni e Comuni italiani hanno storicamente promosso contributi a sostegno degli sposi, spesso legati all’acquisto di servizi da fornitori locali o a iniziative di rilancio economico post-pandemia. Nel 2026, non è escluso che si possano sviluppare nuove misure di questo tipo, ma si tratta di opportunità limitate e soggette a requisiti molto specifici.

Le coppie interessate devono quindi monitorare attentamente i bandi e i regolamenti territoriali, consultando i siti istituzionali di Regione e Comune per non perdere eventuali occasioni.

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