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Questo borgo italiano sembra un villaggio svizzero (ma costa 1/3): pura gioia per gli occhi

borgo italiano Aiello del FriuliQuesto borgo italiano sembra un villaggio svizzero (ma costa 1/3): pura gioia per gli occhi - sovranitapopolare.it

Un borgo italiano dall’atmosfera inattesa e scenografica nasconde dettagli sorprendenti che lo rendono unico: scoprirlo lascia senza parole.

Ci sono borghi italiani capaci di stupire già al primo sguardo, luoghi che sembrano usciti da cartoline d’oltreconfine pur trovandosi nel cuore del nostro Paese. In uno di questi, le suggestioni alpine convivono con una tradizione antica e un patrimonio culturale ricchissimo, creando un’atmosfera che ricorda quella dei piccoli villaggi svizzeri, ma con un fascino tutto italiano e costi decisamente più contenuti.

Un mix raro, che rende la visita una vera gioia per gli occhi. Ed è proprio qui che prende vita un percorso fatto di storia, arte e meraviglie inattese, dove ogni angolo racconta un frammento prezioso del passato.

Il borgo delle meridiane: un museo a cielo aperto

Ad Aiello del Friuli, nel cuore del Friuli, lo stupore inizia tra le strade stesse del paese, dove oltre cento meridiane punteggiano le facciate delle case e degli edifici pubblici. Non semplici decorazioni, ma autentiche opere d’arte che trasformano il borgo in un museo a cielo aperto. Le meridiane, antichi orologi solari, sono un legame vivo con il passato: strumenti capaci di misurare il tempo attraverso la luce e l’ombra, accompagnati da motti che ne raccontano la filosofia. Tra questi, il celebre “Sine sole sìleo”, a ricordare come senza sole anche il tempo rimanga muto.

Ogni meridiana ha la sua storia e la sua identità. La meridiana del panificio Orso, ad esempio, celebra oltre 60 anni di lavoro della famiglia di Nico, con il motto “Soreli e pan cu’la natura al nestri leam”, un omaggio al connubio tra tradizione e natura. In via Stacul 20, invece, una meridiana ispirata alla montagna “Il Campanile” della Val Cimoliana raffigura aquile e stelle alpine, accompagnata dalle parole “Nissuna roba dà felisitât se no si pol dividila cun chei atris”, un invito alla condivisione.

Un’altra tappa imperdibile è il Museo della Civiltà Contadina e del Friuli Imperiale, ospitato in uno storico complesso agricolo restaurato. Al suo interno sono custoditi oltre 25.000 oggetti originali distribuiti in cinquantadue sezioni tematiche che raccontano la storia rurale del territorio dal 1500 al 1918. Tra i pezzi più preziosi spicca l’eccezionale collezione di aratri, ben 77 modelli che documentano l’evoluzione agricola dal 1470 al 1918. Non meno affascinante la collezione di seminatrici di mais, con esemplari datati tra il 1700 e il 1900.

borgo italiano Aiello del Friuli

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All’interno del museo sono state ricostruite anche 37 botteghe artigiane: il fabbro, il calzolaio, l’arrotino, il falegname e molte altre figure che un tempo animavano la vita quotidiana della comunità. Un percorso suggestivo che avvicina il visitatore alle radici del territorio.

Aiello del Friuli non è solo storia, ma anche tradizioni vive che ogni anno richiamano visitatori da ogni parte. La Fiera di San Carlo, celebrata la prima domenica dopo il 4 novembre, è la festa più importante. Musica, mercatini, la “Marcia dal Dindiat” e l’immancabile tacchino alla Radetzky. La Festa di Sant’Agnese, nella frazione di Joannis, offre degustazioni di vini locali e prodotti tipici, accompagnate da personaggi in costume friulano. E a fine aprile arriva la suggestiva Festa delle Meridiane, con percorsi guidati, sagre, mercatini e iniziative dedicate ai celebri orologi solari del borgo.

Aiello del Friuli è quella gemma che non ti aspetti. Un paese dagli elementi visivi che ricordano i villaggi svizzeri, ma con l’anima autentica e accogliente del Friuli. Un luogo dove arte, storia e tradizioni creano un equilibrio perfetto, tutto da vivere.

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