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Il tuo cervello cancella ricordi mentre dormi: ecco quali e perché

perchè non si ricordano i sogniI meccanismi per cui si dimenticano i sogni - sovranitapopolare.it

Il ruolo dei neuroni nel sonno: come il cervello elimina i ricordi superflui. Ecco perchè succede e quali sono i meccanismi.

Una scoperta rivoluzionaria nel campo delle neuroscienze ha identificato un piccolo gruppo di neuroni situati nelle profondità dell’ipotalamo che svolgono un ruolo cruciale nella cancellazione dei ricordi inutili durante il sonno. La ricerca, guidata da Shuntaro Izawa dell’Università di Nagoya in collaborazione con diversi istituti statunitensi, è stata pubblicata recentemente sulla rivista “Science” e mette in luce il meccanismo attraverso cui il cervello seleziona quali memorie mantenere e quali dimenticare, concentrandosi in particolare sulla fase del sonno REM, la fase del sonno in cui si producono la maggior parte dei sogni.

I neuroni MCH e il ruolo nella selezione della memoria nel sonno REM

Decenni di studi in psicologia e neuroscienze hanno dimostrato che dimenticare è altrettanto importante quanto ricordare. Durante la giornata, il cervello accumula una quantità enorme di informazioni, molte delle quali inutili o ridondanti. Per evitare un sovraccarico, il cervello attiva un processo di “pulizia” delle memorie durante il sonno, selezionando quali ricordi conservare e quali eliminare.

Il team guidato da Izawa ha individuato nel gruppo di neuroni chiamati neuroni MCH (melanin concentrating hormone), localizzati nell’ipotalamo, la chiave di questo processo. Questi neuroni sono noti per regolare l’alternanza tra sonno e veglia e la durata delle fasi di sonno REM e non-REM. Attraverso esperimenti su topi geneticamente modificati, in cui era possibile modulare l’attività dei neuroni MCH durante il sonno, gli scienziati hanno osservato che inibire questi neuroni durante il sonno REM migliorava significativamente la capacità dei roditori di ricordare informazioni apprese durante la veglia. Al contrario, attivare i neuroni MCH durante la stessa fase indeboliva la memoria. Questo effetto si manifestava esclusivamente durante il sonno REM, sottolineando la specificità temporale del meccanismo.

il motivo per cui si dimenticano i sogni

Sogni notturni e meccanismi di rimozione – sovranitapopolare.it

Lo studio offre una spiegazione neurobiologica a un fenomeno comune: la difficoltà a ricordare i sogni. Come spiega Thomas Kilduff, autore senior dello studio e direttore del Centro di Neuroscienze della SRI International in California, “l’attivazione delle cellule MCH durante il sonno REM può impedire che il contenuto di un sogno venga consolidato nell’ippocampo, causando così la rapida dimenticanza del sogno stesso”.

Questa scoperta apre orizzonti promettenti per la ricerca applicata ai disturbi della memoria negli esseri umani, tra cui il morbo di Alzheimer e il disturbo da stress post-traumatico, condizioni nelle quali la regolazione della memoria durante il sonno è compromessa. Inoltre, il meccanismo individuato potrebbe contribuire a sviluppare nuove strategie terapeutiche mirate a modulare selettivamente la conservazione o la cancellazione dei ricordi, migliorando la qualità del sonno e delle funzioni cognitive.

Il sistema dell’orexina: connessioni con il controllo del sonno e della memoria

Parallelamente ai neuroni MCH, un altro sistema neuronale di rilievo è quello dell’orexina (nota anche come ipocretina), un neuropeptide scoperto nel 1998 da due gruppi di ricerca indipendenti, tra cui quello di Thomas Kilduff. L’orexina regola funzioni fondamentali come lo stato di veglia, l’appetito, il tono dell’umore e il dolore.

Gli sviluppi farmacologici più recenti, come il farmaco Daridorexant, un antagonista duale dei recettori dell’orexina, sono stati approvati per il trattamento dell’insonnia, bloccando l’azione dell’orexina e facilitando l’addormentamento senza gli effetti collaterali tipici delle benzodiazepine. Questo conferma il ruolo cruciale del sistema dell’orexina nel modulare la transizione tra veglia e sonno, e suggerisce potenziali applicazioni terapeutiche anche per altre patologie psichiatriche legate a disfunzioni del sonno.

Grazie ai progressi nella comprensione dei meccanismi neuronali coinvolti nel sonno e nella memoria, oggi si aprono nuove prospettive per trattare malattie neurodegenerative, disturbi psichiatrici e problematiche legate al sonno, migliorando la qualità della vita di milioni di persone in tutto il mondo.

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