La nuova direttiva europea cambia il modo di prelevare contanti: non solo il bancomat, adesso c’è un’altra opzione molto utile.
Nel quadro delle nuove politiche europee sui servizi di pagamento, l’Unione Europea ha introdotto una direttiva che rivoluziona l’accesso al contante, consentendo ai cittadini di effettuare prelievi di denaro direttamente nei negozi convenzionati. Questa innovazione arriva in un momento in cui la progressiva chiusura degli sportelli Bancomat e l’aumento delle transazioni digitali hanno reso più complicato per alcune fasce di popolazione, specialmente quelle residenti in aree rurali o meno servite, l’accesso al contante.
La nuova direttiva UE e il prelievo di contanti nei negozi
La direttiva comunitaria mira a garantire un accesso più facile e sicuro al denaro liquido, un diritto fondamentale riconosciuto per favorire l’inclusione economica e sociale. Da oggi sarà possibile ritirare contanti in tagli medi, generalmente tra i 100 e i 150 euro, presso esercizi commerciali abilitati senza obbligo di acquisto. Questa modalità, denominata “cash-in-shop”, si affianca al tradizionale sistema di cashback, ampliando le opzioni a disposizione degli utenti.
L’operazione dovrà essere autenticata tramite l’inserimento del codice PIN personale, un accorgimento che punta a ridurre il rischio di frodi e utilizzi impropri delle carte di pagamento. Inoltre, i negozi convenzionati devono rispettare rigide normative in termini di trasparenza sulle commissioni applicate: ogni costo dovrà essere comunicato chiaramente prima della conclusione dell’operazione, contribuendo così alla tutela dei consumatori.
La nuova normativa prevede un rafforzamento delle misure antifrode e antiriciclaggio. Gli operatori sono tenuti a verificare l’identità del cliente e la corrispondenza tra nome del beneficiario e IBAN. In caso di anomalie o tentativi di frode, la transazione verrà immediatamente bloccata e l’utente avvertito. Questo meccanismo riduce sensibilmente le possibilità di abuso e migliora la fiducia nel sistema dei pagamenti.

Prelievi di contanti nei negozi: la nuova possibilità – sovranitapopolare.it
Il sistema di monitoraggio europeo si integra con le normative nazionali, in particolare con le disposizioni italiane che prevedono controlli automatici e segnalazioni all’Agenzia delle Entrate per prelievi in contanti superiori a 1.000 euro in un singolo giorno. Tale attività di controllo si inserisce nel più ampio contesto della lotta all’evasione fiscale e al riciclaggio di denaro.
Il ruolo dei controlli fiscali e antiriciclaggio
L’Agenzia delle Entrate esercita un controllo rigoroso sulle operazioni finanziarie dei contribuenti. Grazie al Registro dei Rapporti Finanziari, che raccoglie informazioni annualmente trasmesse da banche e uffici postali, il fisco può analizzare movimenti bancari fino a 5 anni per i contribuenti che hanno presentato regolarmente la dichiarazione dei redditi, e fino a 7 anni per chi non lo ha fatto.
Le banche hanno l’obbligo di segnalare all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) operazioni sospette, in particolare prelievi mensili superiori a 10.000 euro, o situazioni che destano ragionevoli sospetti di riciclaggio o finanziamento del terrorismo, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 231/2007.
Gli indicatori di anomalia includono l’entità sproporzionata dei prelievi rispetto al profilo economico del cliente, la frequenza sospetta di operazioni, il frazionamento di importi e richieste di banconote di grosso taglio senza giustificazioni plausibili. Anche le operazioni in oro sono ora soggette a obblighi di dichiarazione più restrittivi, con soglie abbassate a 10.000 euro a partire dal 17 gennaio 2025.
I limiti giornalieri e mensili per i prelievi Bancomat, invece, variano a seconda dell’istituto emittente la carta, oscillando tra 250 e 1.000 euro al giorno e fino a 3.000 euro al mese, assicurando comunque un controllo ulteriore sulle disponibilità liquide movimentate.
Questi interventi normativi si inseriscono in un contesto più ampio di digitalizzazione e sicurezza dei pagamenti, con l’obiettivo di garantire un accesso equo e sicuro al contante, tutelare i consumatori e contrastare le attività illecite, mantenendo al contempo trasparenza e responsabilità per tutti gli operatori coinvolti.
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